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ENCEFALOPATIA EPATICA E DIETA

Confronto tra una dieta a prevalente contenuto proteico vegetale ed una a prevalente contenuto proteico animale nella cirrosi epatica (conclusioni, aggiornate) (9:Chiarino, Frosi)

I risultati di questo studio non evidenziano differenze nel comportamento dell'indice di encefalopatia epatica (PSE index) nei pazienti cirrotici sottoposti a trattamento dietetico a prevalente contenuto di proteine vegetali, rispetto a quelli sottoposti a diete a base di proteine prevalentemente animali. Il fatto che entrambe le diete fossero a contenuto proteico misto e quindi non spiccatamente dissimili tra loro può spiegare i nostri risultati. Accentuando la differenza tra le diete, ad esempio impiegando una dieta con rapporto proteine vegetali/animali pari a 3:1 o 4:1 anziché 2:1( e viceversa), ed inoltre, con un maggior numero di pazienti, è possibile che si giunga ad una differenza statisticamente significativa rispetto all'andamento dell'encefalopatia epatica, a favore della dieta "vegetale".
I motivi della nostra scelta, cioè di una dieta a base di proteine miste, sono state dettati da prudenza derivante dalla considerazione che era (al momento dello studio) ed è tuttora dubbio se una dieta completamente o quasi completamente vegetale soddisfi la minima richiesta quotidiana di tutti i nutrienti necessari (v. sopra testo in inglese), specie quando la contemporanea intolleranza alle proteine in generale costringa a limitarne l'apporto quantitativo complessivo.
Inoltre una dieta completamente vegetale comporta l'introduzione di un gran volume di cibo, senso precoce di sazietà, distensione addominale con meteorismo e flatulenza, aumento delle scariche alvine, che, come verificatosi in molti altri studi, può comportare una scarsa aderenza dietetica e ipoalimentazione con rischio di peggioramento dello stato nutrizionale.
Peraltro, la dieta a prevalente contenuto proteico vegetale utilizzata in pratica, è sta ben accetta e ben tollerata dai pazienti e può essere proseguita per lunghi periodi senza particolari inconvenienti. Le posologie di lattulosio impiegate sono risultate molto basse ed in certi pazienti, grazie alla dieta, è stato possibile sospenderne la somministrazione per certi periodi.
Il bilancio azotato (BA) è risultato meno negativo con la dieta a maggior contenuto proteico animale, come a nostro avviso era prevedibile attendersi dal punto di vista fisiologico, per quanto altri abbiano trovato risultati apparentemente contrastanti. Quel che è importante è che con entrambe le diete il BA abbia mostrato un trend in miglioramento! Ciò potrebbe indicare semplicemente che gli effetti di un determinato regime dietetico a contenuto proteico controllato (indipendentemente se prevalentemente" vegetale" o "animale") influenzino questo importante parametro in modo positivo, ma richiedano l'intervento di meccanismi adattativi del metabolismo proteico più protratti nel tempo di quanto sia stato possibile nel relativamente breve periodo di sperimentazione (3 settimane per ciascun ciclo) affinché si manifestino differenze ancor più evidenti tra un trattamento dietetico e l'altro.
Per ottenere una rapida positivizzazione del BA è stata da diverso tempo proposta l'integrazione della dieta con supplementi orali di aminoacidi a catena ramificata o di miscele standard di aminoacidi, preferibilmente a basso contenuto di glicina. Lo scopo è di normalizzare l'alterato rapporto ematico tra aminoacidi aromatici e ramificati caratteristico del cirrotico.
La dieta "mista prevalentemente vegetale" ha caratteristiche che la accomunano con la dieta mediterranea ed in genere non impone ai pazienti cambiamenti radicali nelle loro abitudini alimentari. Questo spiega l'ottima adesione a questo tipo di dieta.
Nell'attesa del risultato di nuovi studi controllati, di più lungo termine e che reclutino un più largo numero di pazienti, continueremo a proporre agli affetti da encefalopatia epatica una dieta "mista" che limiti proteine animali, privilegiando quelle vegetali, integrata con supplementi orali di aminoacidi ramificati, qualora, nonostante tali accorgimenti, fosse necessario ridurre il contenuto proteico alimentare complessivo per intolleranza alle proteine dietetiche.

I risultati di questo studio mantengono ancora oggi una grande attualità nella pratica clinica
(v. anche citaz. in: Merli M, Riggio O, Metab Brain Dis (2009) 24:211–221)

Table: Studies comparing vegetable and animal diets in cirrhotic patients. (2)
First author, ref., year

Fenton
1966 (3)

Greenberger
1977 (4)

Uribe
1982 (5)

Shaw
1983 (6)

de Bruijn
1983 (7)

Keshavarzian
1984 (8)

Chiarino
1992 (9)

Bianchi
1983 (10)

Design Series report Cross-over,Single-blind, Non -randomized

Cross-over,

Single-blind, Randomized

 

Cross-over

Cross-over,

Non-randomized,

Non-blind

Cross-over,

Randomized,

Non-blind

Cross-over,

Randomized,

Single-blind

Cross-over,

Randomized,

Non-blind

Weeks of treatment Variable Variable 2 17 5 1,4 3 1
Cases 3 3 10 5 8 6 8 8
HE Chronic Chronic, mild Chronic, mild Acute Chronic, mild Chronic Chronic, mild Chronic, grade I-II
PS Shunt 3 2 6 0 8 1 Non reported 1
Treatments Neomycin Lactulose Neomycin Lactulose None Lactulose Lactulose Lactulose

Diets

 

(animal/vegetable

protein ratio)

Non isocaloric

Non isoproteic

Non isocaloric

Non isoproteic

Isocaloric

Non isoproteic

(1:1 and 1:2)

Isocaloric

Isoproteic

(1:1)

Isocaloric

Isoproteic

(1:1)

Isocaloric

Non isoproteic

(1:2)

Isocaloric

Isoproteic

Depending on HE severity

Isocaloric

Isoproteic

(1:1)

HE detection Clinical findings

Clinical findings

NCT

EEG

Conn's index

Asterixis

Apraxia

NCT

Clinical findings

NCT

EEG

Conn's index Conn's index Conn's index

Detection

metabolic effects

Ammonia

N-balance

Ammonia

N-balance

Plasma AA

Ammonia

Plasma AA

Ammonia

N-balance

Plasma AA

Ammonia

N-balance

Plasma AA

Ammonia

N-balance

Plasma and urinary AA

Ammonia

N-balance

Body weight

Ammonia

N-balance

Plasma AA

Vegetarian diet

is better

Yes Yes Yes No Yes 2 out of 6 No Yes
Comments on vegetarian diet in the paper

Synergistic

action with

disaccharides

Synergistic

action with

disaccharides

Hypoglycaemia

in 2 patients

Low compilance Low compilance

Increased BCAA/AAA

ratio

Good compilance

Reduction of

insulin levels,

and glucagon

Bibliografia

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